“articolo di Carmelo Caspanello del Tempo Stretto del 28 novembre 2016″
Dagli Stati generali sul turismo di Taormina esce fuori una grande volontà da parte degli esponenti politici siciliani di voler finalmente collaborare in maniera fattiva con le imprese e gli imprenditori di questa filiera, che può essere certamente da traino per quanto riguarda lo sviluppo economico della nostra terra”.A sostenerlo è Vittorio Messina, presidente regionale della Confesercenti, intervenuto a conclusione dei lavori che per due giorni hanno tenuto aperti a Taormina cinque tavoli tematici di lavoro. A suo avviso, dall’ iniziativa voluta dall’ assessore regionale Antony Barbagallo, conclusa dall’ intervento del ministro Dario Franceschini “esce un messaggio importante: non più un esercito di imprenditori che si lamenta ma un esempio di imprenditori che vogliono costruire, che vogliono fare, con la partnership politica che non si mette più di traverso”.Taormina al centro del dibattito turistico della nostra regione anche in vista del G7 in programma il prossimo maggio. “Innanzitutto Taormina è la punta di diamante, il biglietto da visita per la Sicilia – taglia corto il presidente Confesercenti Vittorio Messina – e tutti noi siciliani dobbiamo essere fieri di questa Perla del mediterraneo. Quello che si può fare è che dal G7 esca fuori quel valore aggiunto che serva non solo a Taormina ma alla Sicilia intera. Saremo in una vetrina mondiale. Utilizziamola in maniera costruttiva, facendo passare il messaggio di una Sicilia onesta che vuole andare avanti. Possiamo contare su imprese, su imprenditori e su politici sani. Mettiamoci tutti intorno a un tavolo e remiamo verso la stessa direzione. I percorsi possono essere anche diversi – incalza Messina – ma l’ obiettivo deve essere comune a tutti. Fino ad oggi è mancato questo.