Pronte le modalità ed i contenuti per lo scambio dei flussi informativi standardizzati tra banche e Confidi. Con il nuovo testo di Protocollo d’Intesa siglato tra Abi e Assoconfidi, si conclude un percorso complesso che vedrà nei prossimi mesi la fase di sperimentazione dello scambio dei dati per poi entrare definitivamente a regime. L’Accordo integra quello già firmato lo scorso 18 dicembre 2013 e si inquadra nell’ambito delle attività svolte dalle due associazioni al fine di promuovere una più ampia collaborazione tra le strutture loro associate utile a favorire l’accesso al credito da parte delle Pmi.
L’intesa così integrata per agevolare la più ampia adesione all’iniziativa – prosegue la nota – definisce le condizioni e le modalità, condivise con la Banca d’Italia, attraverso le quali le banche aderenti si impegnano a trasferire in via telematica ai Confidi le informazioni sulle posizioni da essi garantite, ai fini sia degli obblighi segnaletici sia di una migliore gestione interna.
Più in particolare, è stato rivisto il “tracciato record” contenente le informazioni che le banche si impegnano a trasferire ai Confidi partner, specificando che tali informazioni saranno estratte in un formato standardizzato ed elaborabile (XBRL) dagli archivi delle banche utilizzati per le segnalazioni di vigilanza. È stata inoltre precisata la tempistica di invio delle informazioni ai Confidi, al fine di consentire a questi ultimi di effettuare le proprie segnalazioni nei tempi fissati dall’Autorità di vigilanza.
La standardizzazione nel contenuto dei flussi e la modalità telematica di invio – continua la nota – segnano una importante evoluzione nel rapporto tra banche e Confidi in termini di certezza delle informazioni trasferite, migliore qualità dei dati a disposizione del sistema della garanzia, maggiore efficienza. Le banche non dovranno gestire singoli invii di dati con ciascun Confidi convenzionato, come previsto nella versione originaria del Protocollo, ma potranno inviare un solo flusso mensile ad un “centro di raccolta” unico (hub) per tutti i Confidi, appositamente costituito da Assoconfidi per l’iniziativa e gestito da una società terza specializzata.
Il set di strumenti messo a disposizione delle banche che aderiranno all’iniziativa – conclude la nota – si arricchisce inoltre di un “Documento funzionale” che descrive i criteri per reperire le informazioni necessarie alla costruzione dei flussi informativi che saranno trasmessi ai Confidi.