Moneta elettronica / Consorzio bancomat ad Antitrust,taglieremo commissioni

Da 0,10 a 0,07 euro per operazione e in futuro costi ancorati

Scendono del 30% le commissioni del bancomat, dall’attuale 0,10 a 0,07 euro per ogni operazione. Lo ha promesso all’Antitrust il Consorzio Bancomat, al quale aderiscono 594 soggetti tra cui banche, società capogruppo e i più importanti operatori non bancari nazionali, arrivando a coprire l’80% i delle carte di debito in circolazione e l’85% dei Pos attivi. L’impegno ‘formale’ è stato assunto dal consorzio davanti all’Antitrust, al termine di un’istruttoria avviata il 19 febbraio scorso per accertare ”l’eventuale sussistenza di profili anticoncorrenziali, in violazione dell’art. 101 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea”.

In cambio l’Autorità garante per la concorrenza ha deliberato di renderli obbligatori e di chiudere il procedimento: entro 45 giorni, il Consorzio Bancomat dovrà presentare all’Antitrust una relazione in cui illustrerà le modalità di attuazione degli impegni assunti.

Si potrebbe trattare di un bel risparmio per tutti quei settori in cui la moneta elettronica è consuetudine, dal commercio al turismo alla ristorazione, ai servizi. Dal 30 giugno scorso poi l’uso del Pos sopra i 30 euro è stato ‘fortemente sollecitato’ (ma senza sanzioni per gli inadempienti) anche agli studi e a tutti i professionisti. Una novità accolta con malumore dalle Pmi: la Confesercenti aveva calcolato una ‘batosta’ da circa miliardi l’anno; altre organizzazioni avevano denunciato che la novità avrebbe succhiato’ il 3% dei ricavi.

La rete italiana di Pos e Atm è comunque una realtà con numeri in crescita anche se ancora lontani da paesi quali rancia o Gran Bretagna. I dati più recenti parlano di 1,4 milioni di Pos e 34 milioni di carte Bancomat che salgono a 90 milioni se si aggiungono quelle di credito o le prepagate. E anche le transazioni sono in aumento. Tanto che da più parti, soprattutto dalle organizzazioni di categoria dei commercianti, artigiani e professionisti, era stato sollecitato l’avvio di un tavolo per un possibile taglio dei costi di commissione. Stabilita in 10 centesimi per operazione, la commissione interbancaria multilaterale (MIF) era stata applicata a partire dal 3 gennaio 2014, senza la previsione di un termine ultimo di applicazione. Ma per il futuro, avverte l’Antitrust, ”questo valore sarà ancorato a un’analisi dei costi sostenuti dagli operatori e si ridurrà per effetto delle eventuali efficienze riscontrate a livello di sistema”.

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