L’Istituto comunica i dati provvisori che vedono un aumento degli occupati di 173mila unità su anno. Ma la crescita si concentra tra contratti a termine, +303mila
“A dicembre 2017, dopo la crescita del mese precedente, la stima degli occupati diminuisce dello 0,3%, pari a -66 mila unità rispetto a novembre, tornando al livello di ottobre. Il tasso di occupazione scende al 58,0% (-0,2 punti percentuali)”.
Lo comunica l’Istat, nei dati provvisori. Su base annua si conferma, invece, “l’aumento degli occupati (+0,8%) pari a +173 mila. Ma la crescita annua si concentra tra i lavoratori a termine (+303 mila) mentre calano gli indipendenti (-105 mila) e in misura minore i permanenti (-25 mila)”.
“Nel confronto mensile, risultano in diminuzione i lavoratori dipendenti, sia permanenti sia a tempo determinato, mentre rimangono stabili gli indipendenti. In particolare, i dipendenti sono 67 mila in meno rispetto a novembre (-0,4%); tra loro, il calo riguarda sia i lavoratori permanenti (-0,2%, -31 mila) sia quelli a termine (-1,2%, -36 mila)”.
“A dicembre 2017 – spiega ancora l’Istituto – dopo la diminuzione registrata nel mese precedente, la stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni cresce dello 0,8%, ossia +112 mila. L’aumento interessa sia le donne che gli uomini e tutte le classi di età. Il tasso di inattività sale così al 34,8% (+0,3 punti percentuali rispetto a novembre)”.
“Il tasso di disoccupazione, invece, a dicembre scende al 10,8% (-0,1 punti percentuali rispetto a novembre). Si tratta del livello più basso da agosto 2012”.
L’Istituto di statistica indica inoltre che “la stima delle persone in cerca di occupazione diminuisce per il quinto mese consecutivo (-1,7%, ossia -47 mila unità rispetto a novembre). I disoccupati risultano 2 milioni 791 mila”.
“Il tasso di disoccupazione dei giovani tra i 15 e i 24 anni nel mese scende al 32,2% (-0,2 punti su novembre). Si tratta del livello più basso da gennaio 2012”.
“A dicembre 2017, infine, conclude l’Istat, il calo dell’occupazione registrato rispetto a novembre interessa sia le donne che gli uomini e tutte le classi di età, ad eccezione degli ultracinquantenni: gli over-50 sono infatti gli unici che registrano un segno positivo con un +0,2% come variazione congiunturale pari a +13mila occupati. Anche nel confronto annuo, aumentano soprattutto
gli occupati ultracinquantenni registrano +365 mila unità (+4,6%), ma anche i 15-24enni (+42 mila), mentre calano i 25-49enni (-234 mila)”.