Le imprese: “così si favorisce spostamento del gioco legale dagli esercizi pubblici al web, dove manca il controllo sociale”
Slot ‘fisiche’ dimezzate, ma via libera a Gioca Smart, la prima lotteria istantanea di Stato che rende obbligatoria l’interazione online dei giocatori. Il quadro degli interventi sul settore del gioco legale è quanto meno contraddittorio. La Conferenza Stato Regioni, in nome del contrasto della ludopatia, prepara un regime di restrizioni draconiane al gioco in luogo pubblico, con un taglio di un terzo delle slot machine e il dimezzamento dei punti vendita. Ma allo stesso tempo l’Aams indice ufficialmente il Gratta e Vinci n. 46: Gioca Smart, il primo a sancire la transizione dal fisico all’online perché consente di giocare, specificano i monopoli, “solo attraverso apparato smartphone o apparati mobili compatibili”.
“Più che il contrasto alla ludopatia, sembra che si persegua lo spostamento del gioco dagli esercizi pubblici fisici all’online”, commentano in una nota congiunta Assotabaccai e Assogioco, l’organizzazione di rappresentanza unitaria dei distributori e degli operatori dei giochi pubblici promossa su iniziativa di Confesercenti. “La scelta dei monopoli sembra figlia di una strategia in netto contrasto con gli obiettivi dichiarati, perché il gioco online favorisce maggiormente l’insorgenza di dipendenze patologiche. Anche perché – al contrario di quanto avviene per le slot nei bar o nei tabaccai – spesso chi gioca è in completa solitudine, fuori da ogni controllo sociale. E lo fa attraverso piattaforme e applicazioni che favoriscono per loro stessa natura atteggiamenti compulsivi”.
“Spostare il gioco dagli esercizi reali al web – concludono le associazioni delle imprese – non diminuirà assolutamente l’offerta complessiva di gioco d’azzardo, ed è dunque evidente che non avrà alcun effetto positivo sul contenimento dei fenomeni di ludopatia. Piuttosto, chiudendo le sale ed aprendo le porte del web si abitueranno i clienti all’offerta di gioco online, escludendo così le PMI reali dal settore. Un intervento che allontanerà gli investimenti – anche provenienti dall’estero – dal comparto del gioco legale fisico. Che, ricordiamo, è un settore di primaria importanza per l’economia, il lavoro e lo sviluppo del Paese, che genera 9 miliardi l’anno di gettito fiscale, che diminuirà inevitabilmente consegnando il gioco ai giganti web”.