Un segnale positivo per i consumi del periodo delle feste. La fiducia dei consumatori e quella delle imprese è in salita per il secondo mese consecutivo: un’inversione di tendenza che ci fa sperare che il Natale non sarà freddo, e non solo dal punto di vista del meteo.
Così Confesercenti in una nota commenta i dati Istat.
L’auspicio, ora, è che la ripresa del clima di fiducia si confermi anche nei prossimi mesi: un obiettivo per cui lavorare attivamente. Anche perché, nonostante il recupero di novembre e dicembre, per i consumatori siamo ancora ben lontani dai livelli registrati in gran parte dello scorso anno, quando l’inizio dell’allentamento delle restrizioni aveva generato aspettative molto positive, poi freddate dallo scoppio della guerra in Ucraina e dall’esplosione delle bollette energetiche.
Per quanto riguarda le imprese, invece, si sono recuperati i livelli rispetto al 2019, nonostante oscillazioni anche significative. Le riaperture post pandemia ed il consolidarsi della ripresa nei servizi, con in testa il turismo – che dovrebbe registrare un incremento deciso delle presenze, soprattutto straniere, anche per queste festività – hanno fatto da volano nell’ultimo anno.
I servizi, comunque, fanno registrare a dicembre una riduzione dell’indice di circa 7 punti, un segnale di aspettative non definitivamente consolidate in senso positivo. Per quanto riguarda il commercio al dettaglio, invece, le piccole imprese proseguono con una lenta crescita ma restano in un limbo intorno al 100, mentre lo scarto con l’indice della grande distribuzione si mantiene intorno ai 20 punti.
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