Fiba Confesercenti Sicilia esprime il proprio apprezzamento nei confronti della sensibilità dimostrata dall’Assessorato regionale del Territorio e Ambiente, che recependo la richiesta di attenzione da parte della categoria ha provveduto tempestivamente ad istituire un tavolo di confronto con le rappresentanze degli operatori turistici balneari titolari di concessione demaniale marittima. Il tavolo è stata l’occasione per individuare le principali criticità che necessitano, nell’attesa del riordino della normativa di settore a livello nazionale, misure e interventi immediati al fine di ripristinare un clima di maggiore serenità per gli oltre 2600 titolari di strutture balneari Siciliane assentite in regime concessorio. L’incontro al quale, per la Fiba Confesercenti Sicilia, hanno partecipato il Referente regionale Alessandro Cilano, il Coordinatore Reg. le Assoturismo Salvo Basile e l’Avv. Aldo Spatafora rappresenta il proseguo di un percorso che ha visto da tempo una proficua collaborazione tra la categoria e l’Assessorato al ramo attraverso il quale rendere sempre più coerenti le risposte della pubblica amministrazione alle reali esigenze del territorio. Nello specifico Fiba Confesercenti Sicilia, ha posto l’attenzione su alcuni temi: la necessità di risolvere il contrasto normativo tra le disposizioni contenute nell’art 3 comma 2 lettera i della Legge 16 del 2016 di recepimento del testo unico dell’edilizia, con le disposizioni normative contenute nella legge 3 del 2016, svincolando il riconoscimento della precarietà di un opera dalla sua permanenza stagionale o annuale sul demanio, l’esigenza di ripristinare il periodo transitorio previsto dall’art 4 della legge 15 del 2005, modificato per effetto della Legge 3 del 2016 cosi da consentire, nelle more del passaggio delle competenze amministrative dalla Regione ai Comuni, il rilascio di nuove concessioni per istanze presentate dopo il 18 marzo 2016 ed infine estendere l’applicazione delle disposizioni contenute nell’art 57 della Legge regionale 9 del 2015 ai casi di morosità nei confronti dell’Amministrazione competente per le quali non si sia ricorso in giudizio cosi da allargare a una platea più ampia i benefici connessi al pagamento in misura pari al 30% degli importi dovuti con il conseguente effetto che ciò potrà avere anche per le entrate della Regione. Provvedimenti che, nell’attesa di approdare a un testo di Legge in grado di soddisfare sia gli indirizzi tracciati dalla norma comunitaria che rispettare le peculiarità dell’imprenditorialità endemica italiana, si ritengono necessari per salvaguardare la competitività di un settore che soprattutto in un territorio insulare come la Sicilia appare fortemente strategico per lo sviluppo economico e il sostegno dei livelli occupazionali.