Il 29% di imprese femminili focalizzate su turismo e agroalimentare. De Luise: “Imprenditrici hanno saputo interpretare tendenze del mercato”
Cosmopolite e focalizzate su turismo e agroalimentare, le donne imprenditrici hanno una chance in più, rispetto ai colleghi uomini, per cogliere le opportunità di crescita dell’Expo 2015. E’ quanto emerge dai dati al 2014 dell’Osservatorio dell’imprenditoria femminile di Unioncamere. Il 29% delle 1.302.054 imprese femminili si concentra, infatti, sulle filiere agroalimentari e turistiche che più di altre potranno trarre vantaggio dall’Esposizione universale, contro il 22% dell’intero tessuto imprenditoriale. Più in dettaglio sono 143.256 le imprese a guida femminile che operano nel turismo, 3 su 5 sono bar o ristoranti. Mentre delle 234.684 aziende rosa dell’agroalimentare, oltre 9 su 10 riguardano il comparto agricolo. Numeri alla mano alla fine dello scorso anno le imprese rosa costituiscono il 21,5% dell’universo imprenditoriale italiano. Inoltre oltre il 66% delle aziende femminili ha meno di 15 anni e ha conquistato, via via, un peso maggiore sul tessuto produttivo. Inoltre l’imprenditoria al femminile, poi, si presenta più cosmopolita. Quasi una donna alla guida d’impresa su 10 parla straniero in Italia (contro l’8,68 del totale imprese). Mentre sono 121.397 le aziende straniere in Italia, numericamente più presenti in Lombardia (20.182), nel Lazio (14.607) e in Toscana (12.857).
”I dati mostrano che le donne stanno guadagnando nel tempo spazi maggiori nel nostro tessuto produttivo perché sono dinamiche e attente al mercato. Hanno capito che, soprattutto settori come il turismo, l’accoglienza, la cultura, i servizi alla persona per il nostro Paese sono giacimenti di ricchezza ancora da scavare e da mettere a frutto”, ha detto il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello.
“La sempre maggior partecipazione delle donne al mondo del lavoro e la conquista di posizioni di leadership in diversi settori produttivi certificano un successo non solo per il mondo femminile ma per la società tutta, oltre a rappresentare un moltiplicatore di opportunità di crescita per la nostra economia – afferma la presidente di Impresa Donna Confesercenti Patrizia De Luise -. L’intraprendenza imprenditoriale femminile è un dato di fatto: le donne imprenditrici hanno saputo interpretare le tendenze del mercato e le esigenze dei consumatori, scegliendo di avviare nuove imprese nel settore turistico ed agroalimentare, come dimostrano i dati diffusi oggi dall’Osservatorio di Unioncamere. Risultati che rappresentano una marcia in più per quelle imprese femminili che potranno, attraverso l’impegno nella filiera turistica ed agroalimentare, sfruttare la straordinaria vetrina internazionale di Expo 2015 per far conoscere le proprie eccellenze, favorire lo sviluppo commerciale delle proprie imprese e consolidare il proprio business”.