Draghi: Bce non si arrende a bassa inflazione, 2016 impegnativo

“Riduzione cuneo fiscale su lavoro può esercitare effetti positivi su crescita e su occupazione”

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Mario Draghi interviene nella prefazione del rapporto annuale 2015 della Bce e avanza dubbi sulla capacità di tenuta dell’Europa se ci fossero nuovi shock. ”Le prospettive per l’economia mondiale sono circondate da incertezza. Dobbiamo fronteggiare persistenti forze disinflazionistiche. Si pongono interrogativi riguardo alla direzione in cui andrà l’Europa e alla sua capacità di tenuta a fronte di nuovi shock”.

“Le misure adottate dalla Banca Centrale Europa negli ultimi anni – ha proseguito Draghi – hanno ribadito che, anche dinanzi a forze disinflazionistiche su scala mondiale, la Bce non si piega a un livello di inflazione eccessivamente basso” – ricordando che gli “effetti avversi si sono intensificati agli inizi del 2016, rendendo necessario un orientamento ancora più espansivo della politica monetaria”.

“È importante che il risanamento di bilancio sia favorevole alla crescita” – ha sottolineato Draghi invitando i Paesi che devono ancora fare sforzi per l’aggiustamento dei conti, tra cui Spagna e Italia, “a continuare con la spending review, a rendere il sistema tributario più favorevole alla crescita e limitare l’evasione fiscale”. “La riduzione del cuneo fiscale sul lavoro – ha concluso – può esercitare effetti positivi sulla crescita e sull’occupazione”.

 

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