In arrivo la Local Tax, sostituirà Imu e Tasi
Primo appuntamento con il nuovo Def. Oggi il Consiglio dei ministri delle 13,30 condurrà un esame preliminare del Documento di economia e finanza che delinea la strategia di politica economica del governo per i prossimi tre anni. Un documento che conterrebbe oltre 5 volumi, tra i quali l’allegato infrastrutture, la parte sulla revisione della spesa, il piano nazionale per le riforme. Nel dettaglio oggi dovrebbe ricevere il via libera quasi tutto il documento, con relative cartelle macroeconomiche e tendenziali, mentre è probabile che la parte delle riforme (Pnr) venga varata qualche giorno dopo e comunque entro il 10, la scadenza per la presentazione del testo in Parlamento. Entro il 30 del mese il Def andrà trasmesso a Bruxelles, nel quadro del consueto monitoraggio sulle politiche di bilancio previsto dalle regole europee per tutti i paesi membri.
Nel documento la crescita 2015 dovrebbe essere rivista in lieve rialzo dal precedente +0,6% a +0,7 o +0,8% mentre il rapporto deficit/pil dovrebbe attestarsi al 2,6%. Per il prossimo anno il governo punta a ricorrere alla clausola di flessibilità prevista dalle regole in presenza di riforme volte a migliorare la crescita e l’occupazione, oltre alla clausola per gli investimenti. Ma la prima mission per il 2016 è sterilizzare le clausole di salvaguardia inserite per mettere in sicurezza i conti: rialzi automatici dell’Iva e delle accise, che scatterebbero se il governo non riuscisse a rispettare gli impegni di bilancio. “Per il 2016 e il 2017 bisogna sterilizzare, annullare le clausole di salvaguardia perché se non lo facessimo rischieremmo una gelata su consumi e investimenti”, ha detto all’Adnkronos il vice ministro all’Economia Enrico Morando.
Da qui il lavoro sulla spending review: nel Def si cifra il nuovo intervento in cantiere in 10 miliardi, destinati integralmente a disinnescare le clausole di salvaguardia . E su questo fronte fondamentale sarà anche l’applicazione dei fabbisogni standard per le amministrazioni. Altre risorse dovrebbero inoltre arrivare dalla revisione delle tax expenditures, le agevolazioni fiscali e dal riordino degli incentivi alle imprese. Si va inoltre verso il riordino della tassazione sulla casa con una ‘Local tax’ che dovrebbe prendere il posto di Imu e Tasi, da definire nella Legge di stabilità.