Da oggi rialzano le saracinesche i fioristi. Rispuntano i fiori agli angoli delle strade e nelle piazze di Palermo. “L’emergenza Covid19 – dice Ignazio Ferrante, presidente di Assofioristi Palermo che guida la categoria anche a livello nazionale – ha provocato un danno incalcolabile per il florovivaismo. Sappiamo che la riapertura non basterà a recuperare la situazione e che chi è stato già costretto a mandare al macero le piante e i fiori che aveva in magazzino non riaprirà, ma a tanti altri la riapertura consentirà di manutenzionare la merce già acquistata e compiere anche un gesto sociale importante: permettere a chi vuole, di portare dentro le proprie case piante e fiori, l’antistress naturale più efficace al mondo. Anche per i bambini non c’è niente di meglio in questo momento che travasare una pianta in balcone coi genitori e prendersene cura”. Solo a Palermo, Assofioristi rappresenta 60 tra fioristi, grossisti e produttori, di cui il 30 per cento tra oggi e lunedì riaprirà i battenti. “Ripartire non sarà semplice e servono misure a livello locale”, dice Ferrante che lancia un appello al Comune di Palermo per chiedere la rimodulazione di Tari e Tosap e il rinvio del pagamento della prima rata prevista entro marzo. “Come Assofioristi – conclude Ferrante – avevamo subito fatto presente al governo nazionale che lo stop sarebbe stato un disastro per il settore. Il nostro grido d’allarme è stato raccolto e ci auguriamo che lo stesso accada a livello locale”. In tutta Italia l’esclusione del florovivaismo dalle vendite ha duramente colpito 27 mila imprese e 100 mila lavoratori. L’elenco dei fioristi aperti sarà pubblicato a partire dalla prossima settimana sul sito e sui canali social di Confesercenti Sicilia e Confesercenti Palermo.