Federnoleggio Confesercenti Sicilia, in rappresentanza delle imprese di trasporto autobus e autovetture con conducente, ha scritto ieri a tutti i prefetti dell’Isola per evidenziare “la mancata convocazione delle Associazioni di Categoria maggiormente rappresentative dei servizi di trasporto non di linea, ai tavoli programmatici tenuti sotto il coordinamento delle Prefetture, che hanno visto la partecipazione dei soli concessionari del Trasporto pubblico locale”. Un modus operandi che, sottolinea il presidente di Federnoleggio Confesercenti, Giuseppe Contrafatto “contravviene allo spirito del decreto nazionale (n. 149 del 9 novembre 2020) che prevede, invece, che per decongestionare l’afflusso degli alunni pendolari nelle ore più critiche della giornata, si faccia ricorso al potenziamento dei mezzi di trasporto coinvolgendo le aziende private con bus turistici da affiancare alle aziende del TPL garantendo parimenti a tutte le realtà in possesso dei requisiti di concorrere alla fornitura dei servizi aggiuntivi”. “Quel decreto – aggiunge Contrafatto – era pensato per dare risposte alla collettività ed aiutare anche un comparto in grande sofferenza per il blocco del turismo e fermo da quasi un anno a causa della pandemia. Allo stato attuale, però, apprendiamo invece con stupore, che oltre ai concessionari dei servizi del TPL non si è provveduto al coinvolgimento delle aziende private. Tutte le associazioni di categoria del trasporto privato sono state tenute fuori dai tavoli di discussione, nonostante già in altre regioni sia emersa la difficoltà di garantire servizi efficienti rispettando il limite di capienza dei mezzi pubblici al 50 per cento”. Il settore delle imprese di trasporto autobus e autovetture con conducente, conta sull’Isola 400 aziende private iscritte al Registro regionale autobus della regione Sicilia con un parco autobus di 2000 mezzi riconducibili alle aziende private che vanno dai 16 ai 60 posti. Nella lettera, il presidente di Federnoleggio auspica che i prefetti possano “riconsiderare la strada intrapresa”.