Nel turismo e nel commercio l’abusivismo vale 22 miliardi: con azzeramento fenomeno 32mila posti di lavoro in più
“La piaga dell’abusivismo è ben lontana da essere risolta. È sempre più necessario mettere in campo tutti gli strumenti possibili per tutelare le imprese oneste da questa enorme concorrenza sleale”, è il commento di Confesercenti sugli esiti degli oltre 22mila controlli effettuati tra giugno e agosto dalla Guardia di Finanza.
Abusivismo commerciale ed evasione fiscale sulle case vacanze: sono questi i settori principali sui quali si è concentrata la GdF. Da metà giugno ci sono stati quasi 500 controlli al giorno rilevando che, tra bed & breakfast completamente sconosciuti al fisco e appartamenti affittati in nero, una casa vacanze su due è risultata irregolare. Dati che certo non aiutano il settore ricettivo e turistico italiano.
“Abbiamo stimato – continua Confesercenti – che l’abusivismo genera un giro d’affari di 22 miliardi di euro solo nei settori commercio e turismo. Il fenomeno non danneggia solo le imprese che lavorano rispettando le regole, ma anche lo Stato che perde 11,5 miliardi di euro in mancato gettito fiscale e contributivo”.
“Se riuscissimo ad azzerare completamente le attività abusive – conclude Confesercenti – ci sarebbero abbastanza fondi per finanziare ad esempio un cospicuo taglio dell’Irpef e dalla regolarizzazione emergerebbero 32mila posti di lavoro. Una vera e propria spinta per l’occupazione”.