9 settembre 2010
La Faib Confesercenti Sicilia (Federazione Autonoma Italiana Benzinai) aderisce allo sciopero dei gestori carburanti previsto per martedì 14, mercoledì 15 e giovedì 16 settembre 2010.
Sono trascorsi più di due anni dalla sottoscrizione del protocollo di intesa tra le Categorie e l’ex Ministro dello Sviluppo Economia Scajola, e ad oggi risultano disattesi sia gli impegni assunti dal Governo, che lo stesso spirito concertativo con il quale ci si era impegnati a definire obiettivi proposte e strategie volte a garantire una riforma seria del settore in grado di affermare maggiore concorrenza, condizioni di equità lungo la filiera e un processo graduale di ammodernamento della rete distributiva.
- La mancata strutturalizzazione del Bonus Fiscale;
- La determinazione dei diritti annuali per l’iscrizione al registro delle imprese calcolati ancora al lordo delle accise;
- Il mancato processo di razionalizzazione e ammodernamento della rete;
- La volontà di sviluppare sempre di più impianti GHOST senza la presenza del gestore a discapito dei servizi al consumatore;
- L’intendimento di utilizzare il fondo indennizzi, previsto per i gestori, per ristrutturare gl impianti delle compagnie e dei retisti privati;
- Il mancato rispetto degli Accordi Nazionali;
- La mancata introduzione di normative volte a semplificare l’apertura delle attività commerciali collaterali necessarie per lo sviluppo di impianti multifunzionali;
- Margini del gestore ridotti all’osso da campagne promozionali, sconti e carte di credito aziendali che le aziende fanno gravare sull’economicità delle gestioni;
- Il rafforzamento dello squilibrio prezzi rete/extrarete e dell’integrazione verticale oligopolistica delle 7 compagnie;
- Il mancato inserimento della figura del gestore nell’elenco dei lavoratori usuranti;
- La volontà di azzerare le normative regionali che hanno previsto l’introduzione dei carburanti “ecologici” per la realizzazione di nuovi impianti;
- Inconsistenti previsioni di abbattimento dei costi della moneta elettronica;
- Il reiterato mantenimento delle attuali tariffe calcolate su dati discriminanti per le accise e l’IVA, pari ad oltre il 60% del fatturato.
Questi alcuni dei temi che sostanziano l’azione di protesta alla quale anche i Gestori della Regione Sicilia stanno apportando il loro contributo.