Pronti ad incrementare il QE se le prospettive economiche diverranno meno favorevoli
“Ci si attende che l’espansione economica si consolidi ulteriormente. La trasmissione delle misure di politica monetaria sta sostenendo la domanda interna e favorendo il processo di ridimensionamento dell’indebitamento in atto. Le condizioni finanziarie molto favorevoli e i miglioramenti della redditività delle imprese seguitano a promuovere la ripresa degli investimenti”. E’ quanto prevede la Bce nel suo primo bollettino del 2017.
“I sostenuti incrementi dell’occupazione, legati anche alle passate riforme strutturali, forniscono sostegno ai consumi privati aumentando il reddito disponibile reale delle famiglie. Al contempo, vi sono segnali di una ripresa globale più forte. Tuttavia, è probabile che i restanti aggiustamenti di bilancio in diversi settori e la lenta attuazione delle riforme strutturali possano frenare la crescita economica nell’area dell’euro. I rischi per le prospettive di crescita nell’area restano orientati al ribasso e sono connessi prevalentemente ai fattori globali”.
Secondo quanto ricorda Eurotower, i risultati dell’ultima ‘Survey of Professional Forecasters’, condotta all’inizio di gennaio, “mostrano previsioni di crescita del Pil del settore privato riviste solo modestamente rispetto alla precedente edizione dell’indagine condotta all’inizio di ottobre, indicando una crescita intorno all’1,5 per cento tra il 2017 e il 2019″.
“Se le prospettive economiche diverranno meno favorevoli o se le condizioni finanziarie risulteranno incoerenti con ulteriori progressi verso un aggiustamento durevole del profilo dell’inflazione”, il Consiglio direttivo della Bce “è pronto a incrementare il programma di acquisto di attività in termini di entità o durata“, aggiunge l’Istituto di Francoforte.
“In prospettiva – si legge – il Consiglio direttivo ha confermato la necessità di un grado molto elevato di accomodamento monetario per consentire l’accumularsi di pressioni sui prezzi nell’area dell’euro e sostenere l’inflazione complessiva nel medio periodo. Se necessario per il conseguimento del suo obiettivo, esso agirà ricorrendo a tutti gli strumenti disponibili nell’ambito del suo mandato”.
“Quanto alle misure non convenzionali di politica monetaria – si legge ancora – il Consiglio direttivo ha confermato che l’Eurosistema continuerà a condurre acquisti nell’ambito del programma di acquisto di attività all’attuale ritmo mensile di 80 miliardi di euro sino alla fine di marzo 2017″, ricorda la Bce.
Da aprile 2017, inoltre, “il Consiglio direttivo intende proseguire gli acquisti netti di attività a un ritmo mensile di 60 miliardi di euro sino alla fine di dicembre 2017 o anche oltre se necessario, e in ogni caso finché non riscontrerà un aggiustamento durevole dell’evoluzione dei prezzi, coerente con il proprio obiettivo di inflazione. Contestualmente agli acquisti netti sarà reinvestito il capitale rimborsato sui titoli giunti a scadenza acquistati nel quadro del programma di acquisto di attività”.