Cinquemila persone in corteo contro il caro energia. Vittorio Messina: “Servono provvedimenti urgenti e non più rinviabili”

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Grande manifestazione unitaria oggi a Palermo. Cinquemila le persone in corteo a rappresentare tutti i settori economici e produttivi. Per Confesercenti Sicilia sono arrivate delegazioni da tutta la Sicilia. “L’inflazione al 12 per cento, il rischio recessione e l’aumento incontrollato delle bollette energetiche ci consegnano un quadro drammatico che mette in serio pericolo il futuro delle imprese e delle famiglie”, dice Vittorio Messina presidente di Confesercenti Sicilia. “Servono provvedimenti urgenti e non più rinviabili per affrontare il caro bollette. In questo senso abbiamo consegnato al presidente della Regione e al Prefetto di Palermo una serie di proposte da indirizzare subito al governo nazionale al fine di scongiurare la chiusura di tante attività produttive e una deriva sociale che rischia di relegare nella povertà assoluta ampie fasce di popolazione”.

Tra le fila del corteo le storie concrete degli imprenditori. Storie come quella di Benny Bonaffini, imprenditore di Messina del settore della ristorazione collettiva, con 70 dipendenti. “La bolletta – dice – è pa
ssata da 17 mila a 70 mila euro. L’unica soluzione è indebitarsi con la banca. Ma come si fa a continuare così? Non possiamo totalmente trasferire questi costi sui clienti… È come trovarsi in un vicolo cieco. Le piccole e medie imprese sono tecnicamente sull’orlo dell’insolvenza”.

“A Palermo la situazione è drammatica”, aggiunge Francesca Costa presidente di Confesercenti Palermo e presidente regionale di Faib Confesercenti che rappresenta i gestori di carburante. “Non passa giorno senza raccogliere le preoccupazioni dei nostri iscritti in tutte le categorie a cominciare dalle imprese ricettive, della ristorazione e del commercio”. Ma ad essere in sofferenza sono anche i gestori di carburanti. “Un comparto – aggiunge Costa – che seguo da vicino. Oltre al costo dell’energia, sui nostri bilanci pesa il costo del carburante. A fronte di un aumento di circa 80 centesimi al litro dall’inizio del 2021, tutti gli operatori hanno dovuto investire maggiore liquidità per gli acquisti a fronte di margini di guadagno che sono rimasti sempre gli stessi. Più aumenta il prezzo di carburante imposto dalle società petrolifere meno i gestori guadagnano e la situazione adesso è diventata pesante”

La manifestazione è stata promossa e organizzata unitariamente da: Ance Sicilia, Ascom Sicilia, Casartigiani Sicilia, Cia Sicilia, Cidec Sicilia, Claai Sicilia, Cna Sicilia, Confagricoltura Sicilia, Confartigianato Sicilia, Confcommercio Sicilia, Confcooperative Sicilia, Confesercenti Sicilia, Confindustria Sicilia, Copagri Sicilia, Legacoop Sicilia, Movimento Terra è Vita, Cgil Sicilia, Uil Sicilia, Associazione UN.I.Coop e Adoc Sicilia.

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