I saldi diventano una necessità, un modo per soccombere e pagare tasse e fornitori. Questi i motivi alla base dell’anticipo degli sconti estivi, che prenderanno il via domani, sabato 2 luglio. A denunciare la condizione dei commercianti palermitani è il presidente di Confesercenti Sicilia, Giovanni Felice: “Se non si rilancia l’economia dell’Isola, i negozianti avranno vita sempre più dura. Se in passato i saldi servivano ad eliminare le giacenze, oggi servono a recuperare le perdite. Oramai – precisa Felice – più del 40 per cento del fatturato si fa nel periodo dei saldi e quindi con margini minimi, se non assenti. Servono riforme strutturali serie, ma all’orizzonte non si intravede chi possa impegnarsi in questa direzione”. Allo stesso tempo, l’anticipo dei saldi rischia di diventare comunque un circolo vizioso. “E’ sicuramente un impulso alle vendite – dichiara il presidente – ma la contrazione dei guadagni mette in difficoltà le aziende e a medio termine, ciò può mettere in discussione le aziende stesse”.