La risposta del Ministro ai rilievi della Commissione europea. Fiducia negli investimenti
Il Governo è “fiducioso di poter far ripartire gli investimenti e la crescita del Pil e che il recente rialzo dei rendimenti sui titoli pubblici verrà riassorbito quando gli investitori conosceranno tutti i dettagli delle misure previste dalla legge di bilancio”. E’ quanto scrive il ministro dell”Economia Giovanni Tria nella lettera inviata alla Commissione Ue. “Per quanto riguarda i rendimenti sui titoli pubblici, lo scenario programmatico del Documento Programmatico di Bilancio – spiega Tria – assume tassi di rendimento sui titoli di Stato inferiori a quelli riscontrati sul mercato negli ultimi giorni ma coerenti con i livelli registrati all”atto della chiusura delle stime. Nello scenario programmatico sono stati infatti indicati livelli di rendimento lievemente più elevati rispetto allo scenario tendenziale per tener conto degli sviluppi di mercato che sono nel frattempo intervenuti”.
Inoltre, “venendo al merito delle previsioni, – sostiene il ministro – in primo luogo va evidenziato che le previsioni a legislazione vigente sono state validate dall”UPB. Il dissenso è circoscritto, pertanto, alla valutazione dell”impatto della manovra di bilancio sulla crescita. In termini aggregati, a fronte di una legge di bilancio che fa aumentare il deficit di 1,2 punti percentuali un impatto sulla crescita pari a 0,6 punti percentuali è del tutto in linea con le stime usuali dei moltiplicatori di bilancio. In questo contesto si evidenziano due elementi cruciali sollevati dall”UPB: gli investimenti pubblici e i rendimenti sui titoli pubblici”.
Con riferimento agli investimenti pubblici “il DPB prevede che questi aumentino di 0,2 punti percentuali di PIL nel 2019 e di 0,3 punti percentuali all”anno a partire dal 2020. E’ questo un tratto qualificante della manovra di bilancio che verrà attuato con misure concrete in grado di superare i limiti che finora hanno frenato gli investimenti, quali l”istituzione di una centrale di supporto alla progettazione, operativa a livello nazionale, e la semplificazione del codice degli appalti”.
Inoltre, scrive ancora il ministro al commissario Pierre Moscovici e al vicepresidente Valdis Dombrovskis, “la ‘Centrale per la progettazione delle opere pubbliche’ offrirà, sia alle amministrazioni centrali sia a quelle locali, servizi e assistenza tecnica, mentre la riforma del codice degli appalti permetterà di realizzare le opere pubbliche nel rispetto delle regole e in tempi più rapidi e certi”.
“Il Governo ritiene che tali innovazioni – prosegue Tria -consentiranno alle imprese pubbliche e private, che investono nelle infrastrutture, di procedere più speditamente e di incrementare i loro piani di investimento. Più in generale il rilancio degli investimenti pubblici e la modernizzazione delle infrastrutture determineranno un aumento dei rendimenti degli investimenti privati e dunque del loro ammontare”.