“Il rapporto della Banca d’Italia sulla Sicilia, presentato a Palermo, traccia un quadro tutt’altro che lusinghiero della situazione economica dell’Isola, dopo che il precedente report aveva segnalato elementi di crescita sia pure moderata”. Lo afferma il presidente di Confesercenti Sicilia Vittorio Messina.
“Il rapporto evidenzia come la ripresa economica, iniziata nel 2015, sia rimasta debole e non riguardi la generalità dei settori produttivi; come i redditi e i consumi delle famiglie siano aumentati nel corso del 2016 in misura contenuta e la crescita dell’occupazione si sia interrotta nel secondo semestre. Questo significa – aggiunge Messina – che l’avvio di quella che sembrava essere una vera ripresa andava sostenuto con misure adeguate che il legislatore siciliano avrebbe dovuto con tempestività individuare e rendere operative per consentire all’economia dell’Isola di ridurre il gap con altri territori”.
“Purtroppo – conclude Messina – davanti ad una situazione così complessa e lungi da fare intravedere un superamento vero della crisi, la politica rimane preda delle vecchie logiche e si trastulla con alchimie orientate solo ad occupare stabilmente posizioni di potere Questo conferma che la politica non riesce ad intercettare quelle esigenze che il mondo imprenditoriale rivendica e a dedicare la giusta attenzione per i sacrifici che gli operatori continuano a fare per sopravvivere alle difficoltà congiunturali”.