Nel corso dell’assemblea zonale di Agrigento, per il rinnovo della Presidenza dell’Area Centro Meridionale della Sicilia di Confesercenti, è intervenuto il presidente di Confesercenti Sicilia Vittorio Messina che ha ricordato il ruolo dell’Associazione sul territorio, che ha come obiettivo prioritario lo sviluppo economico delle imprese e la crescita dell’occupazione. Vittorio Messina Ha ribadito inoltre lo sforzo di Confesercenti per rilanciare il commercio di prossimità, per consolidare l’offerta turistica e per garantire contenuti e servizi qualificati in modo da elevare tra gli associati il livello di utilizzo degli strumenti più evoluti dal punto di vista tecnologico. A proposito del centro storico del capoluogo, Messina ha sostenuto che vada visto nel suo insieme, come patrimonio di cultura e di civiltà, come luogo della memoria e spazio per progettare il futuro, come centro urbano storicamente legato alla vita de gli agrigentini. E’ questo, secondo Vittorio Messina, il vero progetto da realizzare non solo per la città ma con la città per costruire una cornice comune all’interno della quale promuovere iniziative, manifestazioni e nuove strategie per sostenere il commercio del centro. Secondo Messina, il centro storico di Agrigento per competere con i nuovi luoghi del commercio deve proporsi come centro commerciale naturale, quale storicamente è stato , ed assumere un’identità precisa recuperando il suo ruolo di centro pulsante di una comunità. In questa direzione Confesercenti lancerà a breve il progetto del Centro Commerciale naturale 2.0.
Si sono perse in passato le occasioni giuste per salvaguardare i negozi tipici della parte antica della città di Agrigento. Quando è stato il momento giusto la politica è stata ferma. Oggi dobbiamo quindi pensare che un cambiamento della città è inevitabile e occorre ricreare le condizioni di base perché gli imprenditori agrigentini rimangano e i nuovi puntino sulla qualità. Insieme al rilancio della residenza e dell’accessibilità centrale deve essere centrale una politica di “qualità” del centro: dal decoro urbano alla pulizia delle nostra strade, dai muri, alle piazze, alle scalinate. E poi se si vogliono sostenere le imprese si deve incidere sui costi. Su questo tra tariffe rifiuti e suolo pubblico, tra imposte e canoni vari il Comune deve fare molto per aiutare le imprese, non anche ma soprattutto in momenti di crisi economica.