Crescono le entrate: a maggio a 33,8 miliardi, in 5 mesi +4,2%
Nuovo record per il debito pubblico. A maggio, secondo i dati di Bankitalia nel supplemento finanza pubblica, il debito delle amministrazioni pubbliche si è attestato a 2.241,8 miliardi, in aumento di 10,9 miliardi rispetto al mese precedente. L’incremento è dovuto all’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (8 miliardi, a 72,7 miliardi alla fine di maggio 2016), al fabbisogno del mese (2,1 miliardi) e all’effetto complessivo degli scarti e dei premi di emissione, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e del deprezzamento dell’euro (0,8 miliardi). Con riferimento ai sottosettori, il debito delle amministrazioni centrali è aumentato di 10,5 miliardi e quello delle amministrazioni locali di 0,4 miliardi; il debito degli Enti di previdenza è rimasto sostanzialmente invariato.
A maggio, aggiunge Bankitalia, le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 33,8 miliardi (31,0 miliardi nello stesso mese del 2015). Nei primi cinque mesi del 2016 le entrate tributarie sono state complessivamente pari a 152,3 miliardi, in aumento del 4,2 per cento rispetto a quelle relative allo stesso periodo dell’anno precedente. Al netto di alcune disomogeneità contabili e temporali (riguardanti principalmente l’Irpef, l’Iva, l’imposta di bollo virtuale, il canone Rai), si può stimare che la crescita sia stata significativamente inferiore.