I dati dell’Osservatorio: a gennaio 2016 venduti 9,2 milioni di voucher
Nel corso del 2015, il numero complessivo delle assunzioni è stato pari a 5.527.000, con un incremento di 655.000 unità rispetto al 2014 (+13%). Le assunzioni a tempo indeterminato sono passate da 1.274.000 nel 2014 a 1.934.000 nel 2015, con un incremento di 660.000 unità (+52%). Nello stesso arco temporale, le trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti a termine e dei contratti di apprendistato sono passate da 401.000 a 654.000 (+63%). Complessivamente, nel 2015, i contratti a tempo indeterminato sono cresciuti di 913.000 unità rispetto al 2014 (+54%).
L’Inps diffonde l’aggiornamento dell’Osservatorio sul precariato, che, assumendo a riferimento le denunce contributive fino a gennaio 2016, fornisce un quadro consolidato dei dati relativi al 2015. Nell’anno passato il saldo fra assunzioni e cessazioni è risultato pari a 563.000 posizioni lavorative (nel 2014 era risultato negativo per 47.000 posizioni). L’esonero contributivo triennale, introdotto dalla legge di stabilità2015, risulta avere avuto un effetto determinante sull’incremento dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato. Su 2,5 milioni di attivazioni di posizioni di lavoro a tempo indeterminato (sommando le instaurazioni di nuovi rapporti e le trasformazioni di rapporti a termine), oltre 1,5 milioni, pari al 62% del totale, risultano beneficiarie dell’esonero contributivo triennale, precisa l’Inps
Rallentano le assunzioni all’inizio del 2016, dopo la crescita a fine 2015. A gennaio le assunzioni (attivate da datori di lavoro privati) sono risultate 407.000, con un calo di 120.000 unità (-23%) sul gennaio 2015 e 94.000 unità (-18%) sul gennaio 2014.
Il rallentamento ha coinvolto soprattutto i contratti a tempo indeterminato (-70.000, pari a 39%, sul gennaio 2015 e -50.000, pari a -32%, sul gennaio 2014). L’Inps ricorda che dicembre 2015 era l’ultimo mese per fruire dell’esonero triennale e si sono avuti in quel mese circa 380.000 rapporti di lavoro instaurati (attivati o trasformati) con esonero contributivo, pari a quasi quattro volte la media degli 11 mesi precedenti (106.000).
Anche per le cessazioni si registra una contrazione (-19% sul gennaio 2015 e -17% sul gennaio 2014) che, come per le assunzioni, risulta più consistente per i contratti a tempo indeterminato (-14% su 2015). Quindi, evidenzia l’Inps, si registra, per gennaio 2016 un saldo mensile, tra assunzioni e cessazioni, positivo e pari a 112mila posizioni lavorative, in linea con quanto avvenuto negli anni precedenti. Il saldo di gennaio 2016 (+112.000) è nettamente inferiore a quello registrato a gennaio 2015 (+166.000), trainato allora tuttavia dalle assunzioni con contratti a tempo indeterminato con esonero contributivo.
Quanto alla composizione dei nuovi rapporti di lavoro in base alla retribuzione mensile, si registra per le assunzioni a tempo indeterminato una riduzione delle retribuzioni intermedie (tra 1.250 e 2.000 euro) e un incremento della quota di quelle superiori a 2.000 euro, in controtendenza rispetto a quanto avvenuto nel corso del 2015. Anche per i contratti a termine si evidenzia un leggero slittamento verso retribuzioni maggiori, con una riduzione della quota di quelle inferiori a 1.500 euro. Per quanto riguarda i buoni lavoro, nel gennaio 2016 risultano venduti 9,2 milioni di voucher destinati al pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio, del valore nominale di 10 euro, con un incremento medio nazionale, rispetto al gennaio 2015 pari al 36 per cento.