“Con la riforma delle pensioni non ci sono rischi futuri”
Bruxelles avverte l’Italia: “Rischi alti sul debito dell’Italia nel medio periodo”. “I rischi – rileva la Commissione Ue nel Rapporto sulla sostenibilità delle finanze pubbliche – sembrano essere alti nel medio termine da una prospettiva di analisi della sostenibilità del debito, in seguito a un elevato livello di debito alla fine delle proiezioni nel 2026 e l’alta sensibilità a possibili shock alla crescita nominale e ai tassi d’interesse”.
Anche per conti pubblici rischi da sofferenze banche – “Per l’Italia nel complesso non sembrano esserci rischi a breve termine di stress di bilancio, ma la quota di non performing loans nel settore bancario potrebbe rappresentare una fonte importante di rischi di passività a breve termine” – si legge ancora nel rapporto della Commissione Ue sulla sostenibilità delle finanze pubbliche.
“Con l’attuazione della riforma delle pensioni non ci sono rischi futuri”, sottolinea infine la Commissione europea: ”Non ci sembrano essere rischi di sostenibilità” dei conti pubblici nel lungo periodo, supponendo la piena attuazione delle riforme pensionistiche adottate in passato e a condizione del mantenimento della bilancia strutturale primaria al livello previsto dalla Commissione per il 2017 (2,5% del pil) ben oltre quell’anno”.