“Nei primi sette mesi di quest’anno lo Stato ha incassato 5.267 milioni di euro in più (+1,4%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno in entrate tributarie e contributive. E per gli enti territoriali in particolare, la Tasi ha fatto fare un vero pieno di entrate: tanto che questa voce è riuscita a mettere a segno un aumento di oltre il 200%”.
E’ quanto emerge dai calcoli elaborati dalla Ragioneria Generale dello Stato ove si evince, per il periodo gennaio luglio, un incremento complessivo delle entrate frutto della crescita dell’1,1% di quelle tributarie (+2.865 milioni di euro a 252.179 milioni) e dell’1,9% di quelle contributive (+2.402 milioni a 126.622 milioni). In particolare, per quello che riguarda quest’ultima voce, le entrate contributive dell’Inps sono complessivamente aumentate di 2.367 milioni di euro, con un progresso del 2,1%. La crescita ha riguardato sia le entrate provenienti dal settore privato (+2,3%), sia gli incassi della gestione dei dipendenti pubblici 8+1,5%).
A livello territoriale, le entrate tributarie del periodo gennaio-luglio 2015 mettono a segno un aumento rispetto a un anno prima del 5,5%, ovvero di 1.661 milioni, a quota 31.671 milioni.
“Il confronto – spiega il MEF – è influenzato dal gettito della ‘mini Imu’ versata a gennaio 2014, ma di competenza dell’anno 2013 e per altro verso dal gettito dell’acconto Tasi 2015 (con scadenza 16 giugno), pari a 2.443 milioni di euro 8+204,6%). Per questa ultima imposta, precisano ancora i tecnici del ministero, la variazione positiva di 1.641 milioni di euro è dovuta al fatto che quest’anno il versamento riguarda tutti i Comuni mentre nel 2014 riguardava solo i Comuni che avevano deliberato in materia entro il mese di maggio”.