Il 12 e il 13 luglio u.s. si è svolta la seconda Convention della Confesercenti Sicilia. La due giorni, moderata dal giornalista Salvatore Pezzino, ha visto la partecipazione dei delegati delle Confesercenti Provinciali e della Macro Area che raggruppa le sedi di Agrigento, Caltanissetta e Ragusa, del Responsabile Nazionale dell’Organizzazione Gaetano Di Pietro e del Direttore Generale della Confesercenti Giuseppe Capanna che ha chiuso, con il suo intervento, l’edizione 2015 dell’appuntamento Siciliano. I lavori della giornata del 13 luglio sono stati aperti dal Direttore Reg. le della Confesercenti Michele Sorbera, il quale nella sua relazione ha delineato l’analisi di contesto che sia a livello Nazionale che Regionale rappresenta il difficile e complesso scenario all’interno del quale riposizionare in chiave competitiva la Confesercenti in Sicilia. Sorbera fa appello a una rinnovata Confesercenti, affinché prosegua nel percorso intrapreso teso a porre le politiche della Confederazione, i suoi servizi e il brand che rappresentiamo in sintonia con le mutate esigenze delle imprese dell’Isola. Un indirizzo verso il quale tutta la struttura deve concorrere e fornire il proprio contributo, agendo sui settori strategici della nostra Organizzazione quali il credito, le politiche del lavoro, la formazione e lo sviluppo del marketing associativo che interessa trasversalmente tutte le aree sopra menzionate. Su questi temi sono intervenuti il Responsabile dell’Area Credito Salvatore Politino, il Responsabile dell’Area Formazione Vincenzo Di Girolamo, la Responsabile Area Lavoro e Bilateralità Tamara Cognata e il Responsabile Area Marketing Salvatore Basile. Emerge in particolare uno spaccato di una Confesercenti Sicilia che vuole essere chiaro punto di riferimento per le realtà economiche Siciliane, a cui rivolgere le migliori opportunità che il mercato offre per accompagnare le imprese in un percorso di crescita competitiva sui mercati di riferimento. Nello specifico, per quanto concerne le politiche di accesso al credito si evidenziano gli strumenti del Cosvig e del Comfidi quali importanti canali per ottenere, a condizioni vantaggiose, affidamenti bancari, nel 2014 sono stati erogati con il Cosvig quasi 40 milioni di euro, cosi come si registra un forte interesse da parte delle imprese per il Piano Garanzia Giovani, in materia di Formazione e inserimento di nuove risorse umane nel mondo del lavoro, sono infatti circa 400 le aziende che ad oggi hanno fatto richiesta, attraverso il nostro sistema,di oltre 550 tirocini, determinante in tale contesto il lavoro che si sta conducendo sulla bilateralità e il potenziale che si può sviluppare con il Co.Re.Si e Aster e infine anche sul fronte del Marketing Associativo il sistema Confederale sta rinnovando il proprio impegno sia attraverso il lancio di due Applicazioni per smarthphone e tablet “Confesercenti Sicilia” e “Sicily Tourism Highlights” già scaricabili su google play e apple store sia dotando l’Organizzazione di un gestionale, di un Customer Relationship Management ottimizzato per le realtà non profit, attraverso il quale garantire una rappresentazione più fedele della consistenza associativa e del suo potenziale di crescita cosi da offrire prodotti sempre più personalizzati.Il Presidente Regionale Confesercenti Vittorio Messina nel suo intervento, che ha chiuso la sessione del 13 luglio, auspica che si possa pervenire a un patto per la ripresa. Un patto, ha spiegato Messina, che metta a registro relazioni virtuose tra istituzioni, associazione e forze sociali per condividere le strategie che possano consentire alla Sicilia di agganciare la ripresa che tutti gli indicatori economici danno oramai prossima. In questo senso, precisa Messina nel suo intervento, Confesercenti è in grado di intercettare la forte domanda di rappresentanza che sale dal mondo delle imprese che reclamano servizi innovativi e assistenza sempre più professionale.La seconda giornata dei lavori è stata introdotta dal Responsabile Nazionale dell’Organizzazione Gaetano Di Pietro che si è soffermato sul ruolo e i fini a cui la nostra Confederazione deve tendere. Un modello che deve essere sviluppato avendo sempre ben chiaro quanto prescritto nel nostro statuto. Occorre che il brand Confesercenti Sicilia sia percepito come il giusto ambito in cui le istanze e gli interessi del mondo produttivo possono identificarsi e trovare adeguate tutele. In ragione di ciò diventa fondamentale, precisa Di Pietro, la funzione svolta dagli Organismi Direttivi e dal Gruppo Dirigente di cui si compongono, poiché da essi dipenderà la nostra capacità di essere punto di riferimento credibile della classe imprenditoriale locale e delle istituzioni. Dopo gli interventi del Vice Presidente della Confesercenti di Palermo Giovanni Tornatore, del Responsabile area credito della Confesercenti di Trapani Giovanni Selinunte, del Direttore della Confesercenti di Messina Daniele Andronaco, del Vice Direttore della Confesercenti di Palermo Antonio Bottone e del Direttore della Confesercenti di Ragusa Massimo Giudice, il Direttore Nazionale della Confesercenti Giuseppe Capanna ha concluso la seconda e ultima giornata dei lavori. Capanna ha sottolineato che la Confesercenti Sicilia ha avviato un importante fase di rinnovamento e che la direzione intrapresa è quella giusta, ma occorre un maggiore sforzo da parte di tutto il gruppo dirigente locale per garantire quel cambio di passo che il mercato richiede alla nostre realtà. Bisogna potenziare il portafoglio servizi da erogare alle imprese, agendo sugli assets strategici Confederali delle aree Credito, Formazione e Lavoro. Un percorso che deve essere condotto senza tralasciare le attività più meramente di politica sindacale che rappresentano i fondamentali delle nostre origini che non dobbiamo affatto rinnegare. È necessario, puntualizza Capanna, darsi degli obiettivi chiari, monitorarli e sapere approntare i correttivi, laddove necessario, per recuperare l’eventuale terreno perduto. Confesercenti è un grande marchio che ha saputo creare intorno a se credibilità e autorevolezza, a noi il compito di salvaguardare questo capitale di esperienza mantenendolo vivo e attuale rispetto al contesto di riferimento.