Traendo spunto dai dati emersi dal documento programmatico per la competitività delle imprese turistiche in Sicilia, presentato alla convention ”Con il turismo la Sicilia fuori dalla crisi”, bi-settimanalmente verrà individuato un tema rispetto al quale avviare un confronto con tutti i soggetti pubblici o privati che a diverso titolo risultano portatori di interessi del sistema turistico.
Chiunque voglia partecipare al dibattito può inoltrare le proprie osservazioni all’indirizzo di posta elettronica
il tema della settimana è :
Condizione di Insularità: vincolo alla Competitività….
I contesti insulari, per definizione circondati dal mare e pertanto isolati, spesso finiscono con rappresentare delle realtà economiche marginali all’interno dell’Unione Europea. L’insularità è indicata come una caratteristica geo-culturale ed uno svantaggio permanente che crea una difficoltà supplementare alla competitività delle regioni interessate.
Le isole caratterizzate da disparità territoriali, svantaggi strutturali e da un’economia sbilanciata spesso verso il mercato interno, sono formalmente riconosciute dall’Unione Europea come regioni svantaggiate.
Le Regioni insulari dell’Unione Europea sono accomunate da una serie di fattori, che possono essere sintetizzati come segue: sono sensibili ai fattori esterni di ordine economico, sociale e ambientale; sono isolate dai grandi mercati e dispongono di mercati locali insufficienti per uno sviluppo appropriato delle imprese; sono indeboliti da mono-attività (in particolare il turismo) caratterizzata dal fenomeno della stagionalità; perdono il loro potenziale umano dinamico di qualità, formato nelle loro università.
Sul piano istituzionale il riconoscimento degli svantaggi strutturali legati all’insularità ha spinto la legislazione comunitaria ad adottare delle misure specifiche per integrare queste regioni a condizioni eque nel mercato interno. Nello specifico si fa riferimento all’articolo 158 del Trattato di Amsterdam, oggi l’articolo 220 parte III della Costituzione Europea.
Nell’intento di restituire competitività alle regioni più deboli, come quelle insulari, l’UE evidenzia l’esigenza di una politica di coesione attiva e “regionalizzata”, a cui ha dato contributo mediante l’istituzione delle Cooperazioni rinforzate, introdotte dall’articolo 44 parte I della Costituzione Europea
Le imprese insulari sopportano dei costi notevolmente superiori in rapporto alle imprese concorrenti localizzate nel continente. Questo fatto genera uno svantaggio competitivo in termini di redditività, di gestione degli stocks che diventa più difficile e costosa, di inadeguatezza del mercato del lavoro locale e di accesso ai grandi mercati europei.
Ciò comporta per le imprese insulari minori ricavi e maggiori costi, ovvero un differenziale negativo di gestione rispetto a quelle concorrenti non insulari, con cui devono competere per acquisire la preferenza dei consumatori.
cosa ne pensi? invia una mail a :