‘Possibile estensione salario minimo e buoni pasto-energia poveri’
“La lista di riforme chiesta dall’Eurogruppo al governo greco è arrivata nella notte, ma in tempo. Lo comunica la portavoce della direzione generale degli affari economici e monetari della Commissione Ue. Buoni pasto, energia e sanità per i poveri, possibile estensione dello schema pilota di salario minimo: queste le uniche misure per affrontare la crisi umanitaria contenute nella lista di riforme greca. Il Governo specifica che “la lotta alla crisi umanitaria non avrà effetti negativi per il bilancio”.
“La Grecia si impegna a non ritirare le privatizzazioni già completate e a rispettare, in base alla legge, quelle per cui è stato lanciato il bando, ma rivedrà quelle non ancora lanciate puntando a migliorare i benefici a lungo termine per il Governo”.
Il Governo greco farà “un ‘phase in’ di un nuovo approccio intelligente sulla contrattazione collettiva per bilanciare la flessibilità con l’equità. Questo include l’ambizione di “aumentare il salario minimo che però sarà fatto in consultazione con le istituzioni europee” si legge nella lista di riforme che l’ANSA ha potuto visionare.
“Rivedere l’Iva perché non abbia impatto negativo sulla giustizia sociale ed evitare sconti ingiustificati. Rafforzare i concetti di frode ed evasione, sostituire le esenzioni con misure sociali, assicurare che tutte le aree della società, specialmente le benestanti, contribuiscano equamente alla spesa”.
“La Grecia ridurrà i ministeri da 16 a 10, i consulenti e i benefit di ministri e parlamentari e avvierà una spendig review in ogni area della spesa pubblica per razionalizzare i ministeri dove la spesa non destinata a salari e pensioni ammonta a un incredibile 56% del totale. Rivedrà la spesa sanitaria ma garantendo l’accesso universale”.
Per l’Ue, in conclusione, la lista di Atene “è sufficientemente completa per essere un valido punto di partenza per una positiva conclusione della revisione del programma, come chiesto dall’Eurogruppo ed è incoraggiata dal forte impegno a combattere evasione fiscale e corruzione. Ulteriori specifiche sono attese prima della fine di aprile” – concludono fonti Ue.