Ruggieri: le areee interne possono sfruttare questo vantaggio competitivo
Case vuote dell’entroterra per aumentare posti letto
“Lo sviluppo delle aree interne, in cui non si registrano consistenti flussi di turisti, è una delle sfide che deve affrontare la Sicilia. Le aree interne siciliane hanno però un vantaggio competitivo che possono sfruttare ed è legato al loro patrimonio immobiliare. Le case vuote da adibire ad usi turistici sono aumentate negli ultimi anni e su queste si deve puntare per arricchire l’offerta di letti dell’isola”. Lo ha detto Giovanni Ruggieri, presidente di Otie, nel corso del suo intervento al convegno organizzato da Confesercenti dal titolo “Con il turismo la Sicilia fuori dalla crisi” che si è svolto nei giorni scorsi a Palermo. “Nelle zone interne – ha spiegato Ruggieri – la ricetta da proporre è quella dal Paese Albergo, mentre nelle aree costiere si deve puntare sul riuso dei vecchi borghi marinari, sul modello di Creta”. Secondo Ruggieri, inoltre, per incrementare il numero delle notti in Sicilia, che sono poche rispetto a quelle dell’arcipelago spagnolo delle Baleari, le cui presenze in un anno ammontano a 120 milioni, “occorre effettuare un restyling dei turismi tradizionali, balneare e culturale, ed una loro differenziazione, possibile attraverso l’integrazione con elementi della cultura della gente del luogo. Inoltre – ha aggiunto – occorre essere concorrenziali in termini di prezzi, puntando sugli accordi che la Regione ha preso con le compagnie low cost. Infine occorre spostare investimenti e risorse sulla scelta di prodotti nuovi ed ecosostenibili, come il turismo nelle aree parco o il turismo nei vulcani. I due vulcani attivi della Sicilia (Stromboli ed Etna) – ha concluso potrebbero contribuire alla creazione di prodotti-territorio”.
fonte travelnostop