Regione Sicilia: FAIB Confesercenti, FEGICA Cisl e FIGISC Confcommercio incontrano l’Area Commerciale Sud Rete Calabria e Sicilia di ENI. Maggiore chiarezza e controllo del rispetto delle regole

Una delegazione composta dai responsabili  Regionali della Sicilia di FAIB Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc Confcommercio, ha incontrato l’Area Commerciale Sud Rete Calabria e Sicilia di ENI. L’incontro richiesto dai rappresentanti dei gestori dei punti vendita carburanti è stata l’occasione per avviare un dialogo con l’Azienda volto a tutelare il  rispetto del sistema di regole che sovraintende il settore, nel reciproco interesse delle parti. In particolare modo, la categoria ha posto all’attenzione della petrolifera la necessità di intervenire sui territori al fine di individuare pronte soluzioni rispetto ad alcune questioni che incidono pesantemente sull’economicità delle singole gestioni. Prioritario diventa per i gestori a Marchio Eni, che si faccia chiarezza sulle scelte Aziendali che nel tempo hanno generato una situazione insostenibile, per la quale nel medesimo micro mercato di riferimento vengono applicati, su impianti limitrofi, differenziali prezzi che si rivelano discriminanti e che danno luogo a gravi alterazioni del regime concorrenziale del mercato stesso. Una situazione, che più volte è stata oggetto di segnalazioni da parte delle Sigle Sindacali, ma che ancora oggi non ha trovato una soluzione definitiva, compromettendo in tal modo  la competitività di alcuni punti vendita, non solo rispetto ad altri  marchi ma anche intra brand. Si è anche provveduto ad avviare un primo confronto sul tema dei ritardi relativi al pagamento della liquidazione dell’incentivo per  scaglioni del primo trimestre 2015, avendo cura che la relativa  quantificazione avvenga tenendo conto delle condizioni economiche previste dall’Accordo del 2003 per il periodo compreso  dal 1 gennaio 2015 fino alla data in cui ogni singolo punto vendita ha provveduto ad adottare il nuovo accordo siglato il 19 dicembre 2014.Non rispettare tali condizioni significherebbe violare le intese determinate a livello Nazionale  discendenti dalla normativa vigente e precisamente dal D.Lgs 32 del 98, dalla L. 57 del 2001 e dalla  L. 27 del 2012. Inoltre si è posta anche la necessità di avviare dei momenti di approfondimento con il coinvolgimento di ENI, per fare chiarezza sui criteri adottati per il computo dei conguagli, al fine di renderli di più facile lettura, e consentire agli operatori una più consapevole analisi delle voci di spesa delle gestioni. Le O.O.S.S. hanno apprezzato il segnale di apertura e di disponibilità da parte di ENI a poter affrontare nell’ambito di un calendario di incontri le singole questioni che interessano la rete a marchio, un percorso che attraverso un sano spirito di condivisione potrà favorire lo sviluppo della rete distributiva Eni in Sicilia.

 

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