Secondo i dati dell’ assessorato, nel 2015 si è registrato un aumento del 6 per cento
della domanda Si prevede un boom nei prossimi anni: decisivi il fascino dei borghi
antichi e il lavoro fatto all’ Expo
Le bellezze d’ arte patrimonio dell’ umanità e i caratteristici paesi ancora pieni di antiche tradizioni. Su questo punta il governo regionale nell’ ambito del turismo siciliano. La Regione, infatti, vuole rilanciarsi proprio attraverso il turismo, mettendo in campo una nuova strategia che include la valorizzazione dei siti Unesco e la riscoperta dei piccoli centri urbani e degli antichi borghi dell’Isola senza tuttavia trascurare il cosi detto turismo religioso e quello naturalistico. In pratica si punta a promuovere il brand Sicilia attraverso un’ offerta articolata su segmenti innovativi. Come ad esempio la creazione di tour basati sul buon cibo siciliano e sui “gioielli d’ arte”. Dopo il protocollo d’ intesa firmato all’ Expo di Milano, è entrata nel vivo a Palermo lo scorso giugno, la fase operativa della missione «West China business delegation to Europe», organizzata dall’ assessorato alle Attività produttive della Regione siciliana, assieme alla rete della commissione europea Enterprise Europe Network Sicilia, composta da Confindustria Sicilia, Consorzio Arca e Consorzio Catania ricerche. Non è stata una semplice visita istituzionale quella della delegazione cinese ma una mission con l’ obiettivo di stipulare accordi commerciali per aprire alle imprese siciliane l’ immenso mercato di Chengdu, tra le città più popolose della Cina e uno dei più importanti centri economici, punto di snodo per i trasporti e le comunicazioni della Repubblica cinese. Ma è stata anche l’ occasione peri delegati stranieri di conoscere da vicino le eccellenze e le start up ‘made in Sicily’ e programmare investimenti nell’ Isola. Tutto questo porterebbe a una ricaduta importante anche sotto il punto di vista turistico. Le visite aumenterebbero e i prodotti siciliani si farebbero conosce re anche in Cina. La stretta sinergia tra gli assessorati alle Attività produttive, al Turismo e ai Beni culturali ha l’ obiettivo di sfruttare al meglio il commercio e le bellezze naturali e artistiche della Sicilia. Un versante quello dell’ innovazione turistica che vede molto impegnato l’ assessorato regionale al Turismo, guidato da Cleo Li Calzi. Un impegno che è stato possibile riscontrare attraverso la classifica sulla web reputation, che vede la Sicilia tra le prime regioni d’ Italia. Secondo i dati dell’ assessorato, nell’ Isola nei primi mesi del 2015 si è registrato un aumento del 6 per cento della domanda turistica nazionale e internazionale e la previsione di crescita è del 10 percento. L’ impatto mediatico, in particolare, che discende dal numero elevato dei siti Unesco siciliani e la pubblicità fatta ad alcuni antichi borghi, assieme alle iniziative sviluppate nell’ ambito dell’ Expo 2015 sia a Milano sia in Sicilia stanno dando dei risultati positivi grazie anche al potenziamento dei flussi turistici in arrivo verso l’ Isola. «L’ apporto che può venire dai siti Unesco, sette materiali e tre immateriali, che rappresenta un vero record per la nostra regione, è trainante ma andrebbe fatto un salto di qualità nel modo di gestire l’ accoglienza e andrebbero professionalizzate le risorse che a vario titolo appartengono alle filiere del turismo. Da quando alla guida dell’ assessorato regionale si trova Cleo Li Calzi si registra un cambio di passo che fa ben sperare spiega Vittorio Messina, presidente di Confesercenti Sicilia . Se si va a guardare il rapporto 2015, “Io sono cultura l’ Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi”, elaborato dalla fondazione Symbola e Unioncamere, si può notare che le Marche sono la prima regione italiana per incidenza dell’ occupazione dovuta a cultura e creatività e sono la seconda regione del Paese per valore aggiunto del medesimo comparto, mentre la Sicilia si attesta ancora su posizioni di coda. Tutto questo è inconcepibile per una terra che gode di un patrimonio straordinario come il nostro ed è per questo che la collaborazione che si sta sviluppando tra gli assessorati è un fatto molto incoraggiante che va salutato con vero favore».